La difficoltà maggiore nella realizzazione di giacche è la grandezza del modello iniziale.
Ho sempre pensato che se avessi potuto evitare le maniche ne avrei confezionate molte di più.
L'idea di utilizzare la stessa lana per produrre feltro e filato da usare a maglia mi sembrava una buona trovata ma, non sapendo filare, non potevo realizzarla. La soluzione mi è venuta alla passata edizione di Filo, lungo filo...dove ho incontrato personalmente l'ecclettica Roberta Castiglione con le sue bellissime lane d'Abruzzo. Immagino che conosciate la sua storia , lei si è data una missione: recuperare e commercializzare una ricchezza poco conosciuta del suo territorio, le lane prodotte dalle pecore autoctone sopravissane. I colori naturali sono splendidi, ma ora è passata anche alla tintura...ne vedremo delle belle.
Così sono riuscita a realizzare una giacca senza troppa fatica.
Si tratta di un rettangolo di garza di cotone sul quale ho disposto un leggero strato di lana cardata color tortora. Dopo una vigorosa feltratura ho tagliato, all'altezza delle spalle, due buchi nei quali ho inserito con l'uncinetto le maniche della stessa lana filata lavorate a maglia. Sempre con i ferri ho confezionato un collo ad anello per aumentare la difesa dal freddo. Il bottone nero è in ceramica raqu
di Gloria Tovo
La giacca è double face